Trattamento per i denti che si muovono

Dentista Roma Nord

La mobilità dentale è una condizione che non va mai sottovalutata, perché spesso indice di ulteriori problemi al cavo orale che è necessario trattare con urgenza. I denti che si muovono solitamente causano preoccupazioni nei pazienti che ne sono affetti, nonché un certo disagio in situazioni di socialità: la mobilità non consente infatti di mangiare liberamente e con disinvoltura in pubblico, perché chi ne è affetto non fa che pensare ad una possibile caduta dei denti.

Perché si arriva a perdere i denti per la parodontite?

Di norma, i denti sono saldamente ancorati ai tessuti ossei che stanno sotto alle gengive grazie al parodonto (o tessuto parodontale), costituito dall’osso alveolare e dal legamento parodontale. Tutti i tessuti che circondano i denti rappresentano la struttura portante del sorriso, in quanto in grado di donargli stabilità e fermezza. La mobilità dentale rappresenta invece il chiaro segnale che c’è qualcosa che non va a livello di strutture di supporto, quindi appunto di tessuti parodontali. È normale provare preoccupazione in queste circostanze, anche perché una delle principali cause di mobilità dentale è la parodontite, malattia infiammatoria che interessa le zone che circondano i denti.

Parodontite

La parodontite, popolarmente molto nota anche come piorrea, è una patologia dentale infiammatoria che nasce per via della presenza di batteri nel cavo orale. I batteri, che se non eliminati agiscono indisturbati, si insediano fra i denti e le gengive e causano diversi problemi locali. Una delle prime conseguenze della parodontite è la distruzione dei tessuti parodontali che di norma danno stabilità ai denti e, se non si interviene per fermare la malattia, questo processo va avanti fino alla caduta degli elementi dentali.

Ci sono poi alcuni soggetti più propensi a sviluppare la parodontite, perché magari già affetti da gengiviti croniche o da altri problemi gengivali che rischiano di rendere il processo di guarigione più complesso. In queste circostanze, infatti, la piorrea si manifesta nelle sue forme più gravi e invalidanti. Una delle prime conseguenze dell’infiammazione è il ritirarsi dei tessuti gengivali e la formazione delle tasche parodontali. Le tasche parodontali sono delle sacche che si creano tra la gengiva e i denti, e risultano essere il luogo ideale per la moltiplicazione dei batteri, in quanto più difficili da pulire. Per contrastare tutte queste problematiche è fondamentale recarsi dal dentista e portare avanti quotidianamente una buona e costante igiene orale. La pulizia del cavo orale è infatti il miglior metodo di prevenzione delle forme più gravi di parodontite, nonché l’unico modo per eliminare i batteri e la placca presenti in bocca.

Se quindi si dovessero intravvedere dei segnali che possono far pensare a parodontite (come ad esempio un dente che si muove in modo eccessivo), l’unica cosa saggia da fare è recarsi dal dentista il prima possibile per effettuare un controllo. In caso di necessità puoi sempre fare affidamento sui dentisti dello studio Santini, che saranno lieti di analizzare la tua condizione e di offrirti le migliori cure possibili.

Denti che si muovono: La colpa è delle Gengive?  

Come spiegato nel paragrafo precedente, una delle cause della mobilità dentale è da ricercarsi in anomalie dei tessuti gengivali. Quando il paziente presenta un’infiammazione delle gengive, il primo sintomo che noterà sarà un loro rigonfiamento ed un evidente arrossamento, condizioni che possono portare anche alla perdita di sangue. Lo scollamento gengivale dai denti, anche in questo caso, è dato dalla presenza di batteri e placca non sempre facili da eliminare. Specialmente nelle prime fasi del problema, infatti, è difficile che il paziente si accorga di qualcosa; realizzerà che le gengive non sono sane solo al manifestarsi dei sintomi citati.

La mobilità dentale può però derivare anche da altre condizioni. Un esempio sono gli ascessi dentali che, allo stesso modo, portano le gengive a gonfiarsi e i denti a perdere stabilità. Anche il bruxismo può essere una delle cause: si tratta di un vizio involontario che si manifesta prevalentemente nelle ore notturne e consiste nel digrignare e sbattere i denti fra loro a causa di stress, ansia o per altre ragioni. Questo continuo sfregamento delle arcate dentali può essere uno dei motivi della mobilità dentale e, inoltre, può portare ad un palese consumo dello smalto dentale e a forti dolori alle articolazioni temporo-mandibolari. Anche i traumi possono provocare la medesima condizione, che può oltretutto verificarsi in alcuni soggetti per cause ormonali (durante una gravidanza, durante la menopausa o all’assunzione di contraccettivi orali).

Qualunque sia la ragione di fondo che porta a questa condizione è bene rivolgersi quanto prima a degli specialisti. Trascurare un dente che si muove può essere pericoloso, perché se il problema all’inizio è di poco conto e facilmente risolvibile, con il tempo rischia di diventare qualcosa di più complicato e non così semplice da curare. Dunque, in caso di ascesso gengivale, bruxismo, gengivite, parodontite o durante la gravidanza o la menopausa è importante compiere delle visite odontoiatriche preventive.

Prevenzione e Rimedi

Per risolvere il problema della mobilità dentale non basta fissare l’elemento instabile agli altri presenti nell’arcata, ma bisogna intervenire sulle cause che portano a questa mobilità. L’obiettivo primario del dentista e del paziente deve quindi essere quello di curare la malattia o di eliminare le condizioni che ne hanno determinato l’instabilità.

Ancora prima di pensare ai rimedi, però, è importante parlare di prevenzione. Con prevenzione intendiamo dire che per contrastare l’insorgenza di malattie e problemi dentali basta effettuare periodiche visite di controllo dal dentista, che è l’unico in grado di cogliere i primi segnali di eventuali problemi al cavo orale. Non bisogna poi dimenticare la pulizia professionale, da effettuarsi almeno 2 volte all’anno, a distanza di 6 mesi l’una dall’altra.

Per quanto concerne i rimedi, invece, contro l’instabilità dei denti possiamo citare la tecnica del curettage che, agendo con una pulizia profonda delle gengive e delle tasche paradontali, va ad eliminare le parti infette di cemento radicolare, favorendo così la formazione di nuove strutture in grado di rendere il dente più stabile. Se la mobilità è generata da parodontite, è possibile ricorrere ad una terapia parodontale conservativa capace di limitarne la mobilità e prevenirne una possibile caduta dei denti.  

Qualsiasi rimedio si scelga di adottare è sempre bene che sia consigliato da un dentista esperto e con esperienza alle spalle. Nello studio Santini garantiamo sempre l’assistenza da parte di odontoiatri esperti e perfettamente formati in tutte le tecniche di cura e prevenzione della mobilità dentale.

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Per conservare in salute lo stato del cavo orale è fondamentale sottoporsi a periodici controlli che scongiurino il peggioramento di disturbi facilmente risolvibili se invece fossero presi per tempo.

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