Impianti con poco osso

Dentista Roma Nord

Quando in ambito dentistico si parla di implantoprotesi si vanno ad indicare tutte le pratiche che hanno come obiettivo l’inserimento di manufatti protesici nella bocca del paziente al fine di correggere difetti estetici o funzionali del sorriso.

Questi manufatti (corone singole, ponti, protesi ecc.) possono essere avvitati, cementati o appoggiati su degli impianti fissi, inseriti a loro volta nell’osso del paziente mediante un intervento di chirurgia mini-invasivo. Tutte le protesi sono sempre realizzate con materiali biocompatibili, quindi sono in grado di entrare a far parte del sistema masticatorio del paziente senza essere rifiutate . L’implantologia consente oggi di sostituire qualsiasi tipo di dente (incisivi, molari, premolari ecc.), anche nelle condizioni meno favorevoli e più complesse. Qui di seguito spiegheremo quali sono queste condizioni difficili e in che modo, nonostante tutto, l’implantologia riesce a risolverle. Cerchiamo di capire insieme tutto quello che c’è da sapere sugli impianti senza osseo, presso la nostra clinica.

Da un punto di vista chirurgico, si parla di casi complessi quando ci si riferisce a tutti quegli interventi in cui la quantità e la qualità dell’osso del paziente è scarsa. Questa condizione rende particolarmente difficile l’inserimento degli impianti che, non potendo contare su un osso resistente, rischiano di non avere sufficiente stabilità in bocca.

Ci sono poi anche condizioni di salute generale che rendono complesso un intervento di implantologia, come ad esempio problemi cardiaci, di coagulazione o la presenza di patologie sistemiche che naturalmente aumentano il rischio di complicanze sia durante che dopo la chirurgia. Trattandosi di interventi chirurgici a tutti gli effetti, ed essendo prevista per ogni operazione la somministrazione di un’anestesia (sia essa locale o totale), è necessario che l’anestesista valuti caso per caso se il paziente può sottoporsi o meno a pratiche di questo tipo. A seconda della situazione, ogni paziente verrà definito più o meno idoneo alle pratiche previste e, sulla base delle sue esigenze e caratteristiche, verranno stabilite anche le opportune terapie da seguire.

Condizioni locali che rendono le operazioni complesse

  1. La parodontite è una delle principali malattie a causare la perdita dei denti, in quanto va a colpire i tessuti che normalmente danno sostegno agli elementi del sorriso. Si tratta di una patologia dentale di tipo infiammatorio causata dalla presenza di batteri nella bocca, che si insediano fra i denti e le gengive. In genere, proprio per via dell’azione della malattia che distrugge i tessuti ossei, i pazienti con parodontite presentano, a volte, una scarsa quantità di osso che determina l’impossibilità a procedere con un intervento di implantologia tradizionale. 
  2. Il bruxismo, condizione caratterizzata dal serramento e dal digrignamento dentale nelle ore notturne, è un altro elemento considerabile quale fattore di rischio. L’esagerato carico applicato sulla protesi implantare e il continuo digrignamento dentale  potrebbe portare ad un fallimento implantare, oltre ad una eccessiva usura dei dentii. I pazienti affetti da bruxismo vengono trattati con l’utilizzo di bite notturni in grado di proteggere gli elementi dentali.
  3. La mancanza di osso, infine, è l’ultima delle condizioni che genera problemi quando si vuole procedere con l’implantoprotesi. Fortunatamente, però, al giorno d’oggi anche questa condizione non rappresenta più un ostacolo insuperabile; è infatti possibile procedere con operazioni chirurgiche in grado di ridare almeno una minima quantità di osso al paziente, per poi usufruire di impianti studiati appositamente per questo genere di situazioni.

La mancanza di osso nei pazienti si verifica in seguito ad un riassorbimento dei tessuti, causato nella maggior parte dei casi da infezioni ai denti o alle gengive (ascessi, parodontiti, gengiviti) o in seguito ad estrazioni dentarie pregresse per cui non si è provveduto immediatamente alla sostituzione con un impianto (atrofia da disuso). Le strategie più utilizzate per affrontare queste condizioni sono:

  • l’utilizzo di impianti inclinati
  • l’utilizzo di impianti corti
  • gli impianti zigomatici
  • gli impianti iuxtaossei

Protesi con Impianti inclinati: All On Four

La tecnica di implantologia All on Four è fra le più richieste dai pazienti in cui non è presente una quantità elevata di osso. Si tratta di una procedura protesica chirurgica volta a riabilitare il paziente edentulo (privo di denti) in maniera abbastanza rapida, dato che si tratta di una procedura a carico immediato . Con la All on Four è possibile riabilitare un’intera arcata dentaria appoggiandosi su 4 impianti. Ciò che realmente contraddistingue questa tecnica è l’inclinazione degli impianti, che vengono posti a 45 gradi in modo da sfruttare la quantità (anche se scarsa) di osso presente. È quindi l’ideale per tutti quei pazienti che, altrimenti, non riuscirebbero ad accedere ad altre tecniche di implantologia tradizionali.

Impianto Dentale Corto

Quando l’osso è davvero poco e non si possono inserire i classici impianti di lunghezza standard (superiore agli 8 mm), è possibile ricorrere agli impianti corti , di una lunghezza massima di 5 mm. Gli impianti corti sono dispositivi di ultima generazione, studiati per resistere ai carichi masticatori anche quando l’osso a disposizione è poco. Rappresentano perciò un’altra valida alternativa per i pazienti che hanno subito un riassorbimento causato da una delle possibili ragioni prima citate. 

Impianti Zigomatici

L’impianto zigomatico, allo stesso modo, viene utilizzato quando le zone posteriori dell’arcata superiore non hanno osso sufficiente per gli impianti tradizionali. In questo caso parliamo di impianti particolari, molto lunghi, che vengono inseriti nei due processi zigomatici, laddove c’è osso in abbondanza. A differenza di altri interventi di implantoprotesi, questo è sicuramente più invasivo e delicato, e necessita di tempi più lunghi di guarigione e riabilitazione.

Impianti dentali senza osso: Implantologia Iuxtaossea

Gli impianti iuxtaossei sono dei particolari impianti dentali ideati appositamente per chi ha una dentatura molto compromessa e per tutti quei pazienti che non presentano una quantità di tessuto osseo su cui poggiare un impianto tradizionale. Questo genere di impianto viene agganciato a delle micro-viti, posizionate sul versante esterno dell’osso, la corticale ossea, zona di tessuto che non si riassorbe mai; permettono perciò a chiunque di accedere agli interventi di implantologia, anche in caso di grave riassorbimento dei tessuti ossei.

Se ti trovi nella condizione di non poter ricorrere ad un impianto tradizionale per via di una delle ragioni viste, non preoccuparti, perché presso lo studio Santini troverai la tecnica di implantoprotesi adatta alle tue esigenze. Grazie ai consigli dei nostri odontoiatri e alle apparecchiature all’avanguardia di cui disponiamo potrai ottenere anche tu un nuovo sorriso, esteticamente bello e funzionale al 100%.

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