Educatori funzionali

Dentista Roma Nord

Tra gli strumenti utilizzati in ambito ortodontico per riequilibrare gli scompensi occlusali vi sono gli educatori funzionali. Per dirla con parole semplici, con il termine occlusione si intende la chiusura delle 2 arcate dentarie quella superiore e quella inferiore. Lo scopo degli educatori è di migliorare la bellezza e la funzionalità del sorriso.

I denti infatti non solo hanno un ruolo centrale per la masticazione, ma anche per la fonazione e la respirazione. Spesso però non ci si sofferma a pensare quanto siano importanti per la persona e per il suo equilibrio psico-fisico.

Noi dello Studio Santini siamo specializzati in ortodonzia, la branca odontoiatrica preposta allo studio e alla correzione delle anomalie della bocca. Tra i vari mezzi da noi utilizzati vi sono ci proprio gli educatori funzionali. Scopriamo cosa sono e come si usano in ambito ortodontico.

Cosa sono gli educatori funzionali

Gli educatori funzionali sono uno strumento che trova un largo impiego in ortodonzia. Si basano sul principio dell’autostimolazione, e trovano un ampio utilizzo specialmente tra i bambini e tra gli adulti.

Sono solitamente realizzati con materiali morbidi come il PVC e il silicone medicale, che non sono irritanti. Presentano solitamente la forma di un monoblocco che si adatta con facilità alla bocca del paziente. Sono utilizzati nei casi di disturbi temporo-mandibolari e anche in presenza di scoliosi, lordosi ecc. Questa varietà di usi mette in rilievo come le parti del corpo umano siano tra loro in un rapporto di interdipendenza.

Sono usati in particolare per la cura delle malocclusioni, ovvero degli squilibri tra mascella e mandibola legati a delle alterazioni nello sviluppo cranio-facciale o a dei traumi.

Si tratta di problematiche che vanno curate il prima possibile, al fine di evitare una loro stabilizzazione. Curarle in ritardo o peggio ancora trascurarle può portare a un peggioramento della situazione. Per tali motivi il momento migliore per intervenire è durante l’età dello sviluppo, quando ancora non si è completata la dentizione permanente.

Specialmente tra i 4 e gli 11 anni grazie agli educatori funzionali è possibile ristabilire l’equilibrio delle forze muscolari facciali, prevenendo le malocclusioni. Inoltre possono svolgere una funzione guida nella comparsa dei denti permanenti.

Sono quindi vari gli aspetti positivi legati alla masticazione, alla respirazione e alla qualità del sonno. Tali dispositivi sono dunque in grado di influire positivamente su più aspetti della salute del paziente.

Uso degli educatori funzionali nelle cure ortodontiche

Gli educatori funzionali ortodontici sono importanti per ristabilire l’equilibrio maxillo-facciale. Noi specialisti dello Studio Santini li utilizziamo specialmente nei pazienti tra 4 e 5 anni, una fascia di età nei quali possiamo ottenere dei risultati di buon livello. Prima di quell’età sarebbe difficile intervenire, in quanto i bambini sono ancora poco collaborativi.

Grazie agli educatori funzionali si possono riscontrare nell’immediato dei giovamenti sulla masticazione e sulla respirazione. Si possono inoltre risolvere disturbi quali vertigini, ronzii, mal di testa ecc. Allo stesso tempo favoriscono uno sviluppo armonico della faccia del paziente, intervenendo sui disformismi.

Inoltre sono studiati per la risoluzione di problematiche come il morso crociato monolaterale, il morso inverso anteriore ecc. Questi dispositivi mostrano quindi una notevole varietà di impiego.

Oltre ai bambini, gli educatori funzionali possono essere usati anche negli adulti. Tuttavia è opportuno precisare che nel loro caso le ossa non sono più in fase di sviluppo e per cui utilizzare solamente questi strumenti in questo caso potrebbe non bastare per risolvere le malocclusioni. Ma può essere utile però per curare disturbi posturali, insonnia ecc.

La scelta di utilizzare gli educatori funzionali per un percorso terapeutico è legata sempre e comunque a un’accurata diagnosi da parte nostra. Durante tale visita utilizziamo degli strumenti moderni per essere il più possibile precisi. Uno di questi è l’ortopanoramica o ortopantomografia, ovvero una radiografia che serve a studiare i mascellari, le articolazioni temporo-mandibolari, le arcate dentarie ecc

Un altro strumento importante è il telecranio, ossia una radiografia del cranio necessaria al fine di ottenere delle misurazioni accurate. Altrettanto importanti sono le fotografie intraorali, facciali e del profilo, per una delineazione il più possibile corretta della terapia più adatta.

Dopo aver quindi individuato passo per passo la situazione di partenza del paziente possiamo decidere se avvalerci degli educatori funzionali. La durata della terapia varia sulla base del problema presente. La fine del trattamento è decretata dalla scomparsa delle tensioni durante la deglutizione e alle labbra.

I vantaggi e i risultati si possono avere sulla base del modo in cui si utilizzano. È importante che vengano dunque adoperati correttamente e con costanza. Nel caso dei bambini diviene di fondamentale importanza il monitoraggio dei genitori, al fine di un esito positivo del percorso terapeutico.

Per quanto riguarda le modalità di utilizzo gli educatori vanno usati di notte e diverse ore al giorno. A ciò bisogna associare delle buone abitudini, come deglutire facendo in modo che la lingua risalga sul palato.

Assume un ruolo centrale per la cura della salute dei pazienti la prima visita ortodontica, grazie alla quale siamo in grado di stabilire quali sono i disturbi presenti nella cavità orale dei pazienti. Questa visita andrebbe effettuata il prima possibile, perché più un intervento è precoce e maggiori sono le possibilità di risoluzione.

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Per conservare in salute lo stato del cavo orale è fondamentale sottoporsi a periodici controlli che scongiurino il peggioramento di disturbi facilmente risolvibili se invece fossero presi per tempo.

Come funziona la prima Visita?

L'obiettivo della prima visita è stabilire quale sia la situazione di partenza scegliendo un percorso riabilitativo più idoneo.

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